Il regno delle possibilità – Gua Sha n. 46
Wikipedia, pagina dopo pagina, fino a cadere nel sonno
Da quando sono in Inghilterra ho l’impressione di essere esattamente nello spazio-tempo di Wikipedia di cui parla Ivan, un luogo che “sembra rimpicciolirsi” e che penso rimpicciolisca anche me, in una maniera non dissimile da quella in cui si rimpicciolisce Gulliver dei viaggi di Gulliver, il romanzo di Jonathan Swift, quando finisce a Brobdingnag, la terra dei giganti. I giganti, esattamente come gli inglesi, considerano gli europei “la più pericolosa razza di piccoli odiosi parassiti che abbiano mai strisciato sulla superficie della Terra”. La citazione è facilmente rintracciabile su Wikipedia, ma io suggerisco comunque di leggersi il romanzo: nella peggiore delle ipotesi sarete tormentati, come lo sono io, dalla paura che le persone molto più basse di voi siano convinte che puzziate sempre.
La biblioteca del dipartimento, dove vado ogni giorno a lavorare (e dove puntualmente mi ricordano che non sono inglese e vogliono vedere il mio documento d’identità, come se solo i non inglesi avessero il vizio di rubare i libri e fare tutte quelle cose fastidiose che non bisognerebbe fare in una biblioteca), è disseminata di questi piccoli adesivi con la faccia di un gorilla e il claim “Wikipedia non è una fonte attendibile: controlla le fonti”. Da un lato apprezzo lo sforzo, la veridicità scientifica è una dote incontrovertibile del materiale scientifico, è filologico. Dall’altro mi chiedo se, in qualche modo, non si guadagni qualcosa a spalancare le porte alla saggezza popolare, orizzontale e condivisa. Non per edificare ponti, curare le malattie, riparare un tubo, ma che dire delle materie non STEM?
Mi ricordo quando avevano hackerato Wikipedia, circa sei anni fa, e Una mamma per amica era diventata una serie pornografica a tema MILF. Meno stucchevole dell’originale, senza dubbio. O quando qualche burlone aveva aggiunto la panna alla ricetta della carbonara, e si era creata una rivolta popolare da cui gli zapatisti avevano solo da imparare. O, ancora, quando qualcuno aveva confuso Pannella (Marco) e le panelle, frittelle siciliane di farina di ceci. Io mi diverto con poco, ma vi auguro di fare lo stesso, magari con questo pezzo di Ivan.
– Sofia Torre
Il regno delle possibilità
di Ivan Carozzi
Mi piace passare del tempo su Wikipedia. È un godimento legato all’esplorazione, alla scoperta, allo stupore. Questa attività ha per me un sapore molto particolare, che risale alle mie prime esperienze della rete internet. Naturalmente si lega a qualcosa di organico che accade nel cervello, quando a ogni ritrovamento si verificano un’accensione e un’esplosione. A volte lo spazio-tempo visto da Wikipedia sembra rimpicciolirsi; il pianeta mi appare dall’alto, percorribile, lo colgo interamente in un’occhiata. Noto delle ricorrenze, delle costanti, delle leggi, fenomeni banalmente e miseramente umani che si ripetono nella cultura, nell’arte, nella religione, ma poi più viaggio in Wikipedia e più vedo crescere la complessità del tutto, della storia, ed è sufficiente finire su un certo link per ritrovarsi in una dimensione imprevista, non calcolata, sconosciuta. Il piacere di stare al mondo, per quanto mi riguarda, è tutto qui. Il nome che diamo a questo piacere è curiosità, ma sotto la curiosità c’è qualcos’altro, c’è una spinta che preme nei fondamenti e che viene da non so dove. Una sera della scorsa settimana ho fatto un esperimento. Sono partito dalla pagina Wikipedia dell’attore che aveva interpretato il ruolo di padre Karras nel film L’esorcista, e poi ho continuato ad andare avanti, pagina dopo pagina, finchè non sono crollato dal sonno.
Si chiamava Jason Miller, era un drammaturgo e L’esorcista era il suo primo film come attore. All’epoca aveva scritto una pièce teatrale di successo, dal titolo That championship season. William Friedkin, regista del film, aveva saputo che Miller aveva un rapporto tormentato con la fede, proprio come il personaggio di padre Karras, che nella storia veniva coinvolto in un duello mortale con il diavolo, proprio nel momento in cui la sua fede stava vacillando.
Jason Miller aveva sposato in seconde nozze una ex playmate: Susan Bernard. Susan Bernard era figlia di un fotografo noto a Los Angeles come “Bernard of Hollywood”, autore di una serie di ritratti di Marylin Monroe. Molti anni prima Susan Bernard aveva recitato nel celebre exploitation movie Faster Pussycat! Kill! Kill!, girato dal regista Russ Meyer nel deserto del Mojave.
Il regista Russ Meyer sposò in seconde nozze Evelyn Eugene Turner, attrice, ex playmate di Playboy e poi producer per i film del marito. Nel 1977, Evelyn Eugene Turner perse la vita nel disastro aereo di Tenerife.
Il disastro aereo di Tenerife è considerato il più grave disastro aereo nella storia dell’aviazione. 583 vittime. Nel primo episodio della terza stagione di Breaking Bad il protagonista Walter White cita in una battuta il disastro di Tenerife.
Il personaggio di Walter White è doppiato in italiano dall’attore e doppiatore Stefano De Sando.
Stefano De Sando nel 1990 fu autore di alcuni brani di Quante storie, album di Ornella Vanoni. Una delle tracce s’intitolava Domani (innamorata di te). La canzone era firmata da Stefano De Sando insieme a Michelangelo Romano.
Michelangelo Romano, produttore discografico, giornalista e paroliere, fu nel 1971 uno dei conduttori della trasmissione radiofonica Per voi giovani.
Per voi giovani è stata una trasmissione radiofonica di musica rock e pop, ideata da Renzo Arbore e trasmessa da Radio Rai. Ai suoi microfoni si sono alternati, tra gli altri, Richard Benson, Carlo Massarini, Mario Luzzatto Fegiz e Claudio Rocchi, il più amato tra i conduttori di Per voi giovani.
Nato a Milano nel 1951, Claudio Rocchi è stato un cantautore e un protagonista del rock psichedelico italiano, definito su Ciao 2001 «il più originale dei cantautori italiani e il più intransigente verso le sue convinzioni musicali […] un artista intelligente e originale, un caso raro in Italia, un instancabile “agitatore culturale”». Nel 1979 Claudio Rocchi abbandona tutto e aderisce all’ISKCON, Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna, meglio conosciuto come movimento Hare Krishna. L’Associazione era nata a New York nel 1966 e divenne nota in molte città occidentali, anche grazie alla tradizione del saṃkīrtana, ovvero la consuetudine a cantare nello spazio pubblico, fra strade, piazze, ecc. Il suo fondatore era un indiano di Calcutta, chiamato Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda.
Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda è stato un missionario e uno scrittore indiano visnuita, appartenente alla discendenza spirituale (guruparamparā) del mistico detto Caitanya, vissuto fra il XV e il XVI secolo.
Caitanya nacque a Navadvip durante un’eclissi lunare, nel febbraio 1486, e morì a Puri nel 1533. La comunità religiosa fedele a Caitanya era solita riunirsi nel cortile della casa di un brahmano di nome Śrīvāsa. I loro cortei mistico-estatici danzanti erano noti per essere vistosi e rumorosi. Secondo i seguaci, Caitanya era una manifestazione, un avatara, del divino Krishna.
La nozione di Avatara ebbe origine tra il III e il II secolo A.C. Indicava la manifestazione e la discesa sulla terra della divinità. La parola proveniva dalla lingua sanscrita. Il linguista Bruno Migliorini fu autore di una scheda sul lemma Avatara.
Bruno Migliorini è stato un linguista, filologo ed esperantista, noto anche come autore di Storia della lingua italiana (1960). Migliorini fu membro del Lingva Komitato, istituzione di governo linguistico sorta in seno al Movimento Esperantista. Il primo congresso mondiale del Movimento Esperantista si tenne nel 1905 a Boulogne-sur-Mer. In quell’occasione una donna, Rosa Junck, recitò una poesia in esperanto.
Rosa Junck era ritenuta un modello per quanto riguardava la pronuncia e la declamazione dell’esperanto. Viveva in Liguria, a Bordighera.
Bordighera è un Comune di circa 10.000 abitanti in provincia d’Imperia. Il lungomare Argentina venne inaugurato da Evita Peron. A Bordighera sono stati girati diversi film, tra cui La contessa scalza di Joseph Mankiewicz (1954) e Una botta di vita (1988) di Enrico Oldoini con Alberto Sordi.
Alberto Sordi è stato uno dei più importanti attori del cinema italiano. Nacque il 15 giugno 1920 in via San Cosimato 7, a Trastevere, ultimo figlio di Pietro Sordi, professore di musica e strumentista, titolare della tuba contrabbasso dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, e di Maria Righetti, insegnante elementare. La famiglia era composta dalla sorella Savina, dal fratello Giuseppe e dalla sorella Aurelia. Frequentò la scuola elementare Armando Diaz,dove iniziò a improvvisare piccole recite con un teatrino di marionette. Cantò come soprano nel coro di voci bianche della Cappella Sistina diretto da don Lorenzo Perosi.
Monsignor Lorenzo Perosi è stato un presbitero, compositore e direttore di coro italiano. È stato un autore di musica sacra noto per i suoi oratori e le messe polifoniche. Negli oratori di Perosi si fondono tracce di verismo, richiami alla polifonia rinascimentale, costruzioni barocche e ispirazioni gregoriane.
Nell’opera, il verismo fu una tradizione operistica post-romantica associata a compositori italiani come Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo. Il verismo come genere operistico ebbe le sue origini in un movimento letterario italiano dallo stesso nome. Questo era a sua volta legato al movimento letterario internazionale del naturalismo, come praticato da Émile Zola ed altri. Come il naturalismo, il movimento letterario del verismo cercava di rappresentare il mondo con maggiore realismo. Fra le tecniche letterarie utilizzate nel verismo vi fu «L'artificio della regressione».
«L’artificio della regressione» è una tecnica narrativa. Consiste nell’annullare tutte le radici «colte» del narratore. Il narratore si riduce cioè allo stesso piano dei personaggi di cui parla, venendo meno tutte le terminologie colte che possano in qualche modo far rilevare l’autore/narratore in modo evidente rispetto al testo; è un modo di scrivere secondo cui il narratore adotta le categorie culturali della comunità che descrive a tutti i livelli: conoscenze, credenze, lingua, modo di pensare, metafore.
…Fine della ricerca; fine, per oggi, del mio viaggio su Wikipedia. Sono molto stanco. Un insieme di processi fisiologici hanno preso il sopravvento sul mio corpo. Questo insieme di processi ha un nome. Si chiama «sonno»…
Il sonno (dal latino somnus) è una necessità fisiologica, definito come stato di riposo contrapposto alla veglia. Varie definizioni indicano il sonno come «una periodica sospensione dello stato di coscienza», durante la quale l’organismo recupera energia; stato di riposo fisico e psichico, caratterizzato dal distaccamento temporaneo della coscienza e della volontà, dal rallentamento delle funzioni neurovegetative e dall’interruzione parziale dei rapporti sensomotori del soggetto con l’ambiente, indispensabile per il ristoro dell’organismo.