È bella e comunista – Gua Sha n. 6
Appunti lavorati sull’antilavorismo?
L’artista come capitale umano. Gua Sha come capitale umidiccio, o come corpo umanissimo. Come “nucleo molle del mio essere” (Geoff Dyer, Per pura rabbia, un libro sulla procrastinazione e il cazzeggio, senza senso di colpa, ma col senso estetico).
Questo numero di Gua Sha, il n.6, è stato evocato da Elisa Cuter, che continua con i suoi appunti su Grub Street (la prima parte qui), ci sono l’operaio forte, l’operaio debole e fondare un'ipotesi rivoluzionaria su un soggetto in via di estinzione. “Nadia Mantovani è bella e comunista”. E Susanna Agnelli è miope, colpita da “una specie di emarginazione per eccesso di privilegi”. Ivan Carozzi si chiede se siamo persone o classi sociali? Individui irripetibili o insiemi di strutture? Sfruttatori integrali e cinici o pezzi di una storia che ci contiene e ci precede? Angela McRobbie risponde che “il capitale umano come potenziale personale diventa uno strumento pedagogico”, in cui allora si parla di creatività come un insieme di flessibilità e di competenze trasferibili, ma noi siamo i bambini scalmanati, noi ci copriamo le braccia di trasferelli. Tieni gli appunti sparsi, i quindici minuti di cazzeggio, di spreco di tempo, di contemplazione. “Lavorare lavorare lavorare / preferisco il rumore del mare”.
Appunti su Grub Street. FLASH FORWARD
di Elisa Cuter
Cosa vuol dire lavoro cognitivo, cosa vuol dire intellettuale, in che relazione sta con la classe operaia?